Impianto Fotovoltaico a Pordenone: “Me lo fa mio cugino” (e altre scelte rischiose da evitare)
In una provincia come Pordenone, dove ogni zio ha una cantina piena di attrezzi e ogni cugino è un po’ elettricista nel tempo libero, l’installazione di un impianto fotovoltaico sembra spesso una questione di fiducia familiare. “Me lo fa a mio cugino” è un mantra che si tramanda di generazione in generazione, fino al giorno in cui la casa rimane al buio o si scopre che i pannelli servono più come tettoia che come fonte di energia. Trovare un impianto fotovoltaico da acquistare online è infatti molto semplice e spesso l’installazione viene fatta passare come cosa da poco. Vediamo quindi perché è meglio affidarsi ai professionisti di Pordenone (e alla normativa vigente) per evitare che l’impianto fotovoltaico diventi un monumento all’improvvisazione.
1. Partiamo dalle Basi: Le Normative da Rispettare
Prima di iniziare a svitare bulloni a caso, è fondamentale sapere che l’installazione di un impianto fotovoltaico è regolata da precise normative. Il Decreto Legislativo 28/2011, noto anche come “Decreto Rinnovabili”, è la Bibbia in materia di energia pulita. Questo decreto stabilisce che chiunque intenda installare un impianto debba rispettare requisiti tecnici e amministrativi ben precisi, eventuali incidenti causati dal mancato rispetto delle normative hanno conseguenze sia penali che amministrative.
Ma attenzione! Non basta fermarsi qui. La normativa CEI 0-21 regola la connessione degli impianti alla rete elettrica, mentre la CEI 64-8 si occupa degli impianti elettrici in generale. Se tuo cugino non ha mai sentito parlare di queste normative, forse è meglio fargli cambiare strada.
2. Permessi e Autorizzazioni: Non Basta un “Tanto lo sanno già”
L’idea che “tanto i pannelli non si vedono” non regge davanti al Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001). In base all’articolo 6, l’installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti può rientrare nell’attività di edilizia libera, ma solo se non altera la sagoma dell’edificio o non è in area vincolata. Per le zone vincolate (storiche, paesaggistiche, ecc.) è necessaria l’autorizzazione paesaggistica semplificata.
Tradotto: se abiti in centro a Pordenone o in un’area con vincoli paesaggistici, il cugino dovrà armarsi di pazienza e compilare un bel po’ di moduli.
Oltre tutto questo va ricordato che solo un installazione fatta a norma di legge permette l’installazione libera dei pannelli.
3. Incentivi e Detrazioni: Soldi (Solo) per Chi Segue le Regole
Aderire agli incentivi statali è una manna dal cielo, ma non per chi si affida a manodopera improvvisata. Il bonus previsto, richiede il rispetto delle normative edilizie ed energetiche. Senza la conformità, niente bonus. Inoltre, per accedere agli incentivi GSE (Gestore dei Servizi Energetici), l’impianto deve essere certificato e installato da un’impresa qualificata.
Quindi, se il cugino propone un impianto “a nero” con uno sconto speciale, sappi che potrebbe costarti più di quanto risparmi. Le imprese certificate di Pordenone offrono soluzioni conformi e vantaggiose.
4. I Rischi Nascosti: Incendi, Danni Strutturali e Malfunzionamenti
E ora veniamo ai rischi più concreti. Un impianto fotovoltaico installato male non è solo inefficiente, ma può rappresentare un pericolo per la sicurezza della casa e di chi ci abita. Una scelta sbagliata potrebbe compromettere per sempre il risparmio nel breve

Incendi: Un cablaggio errato o materiali di scarsa qualità possono provocare cortocircuiti che, con il tempo, possono portare a surriscaldamenti e incendi. I pannelli solari generano corrente continua (DC), che è più difficile da interrompere rispetto alla corrente alternata (AC). Una connessione mal eseguita può causare archi elettrici, aumentando drasticamente il rischio di incendio sul tetto.
Danni Strutturali: L’installazione improvvisata può compromettere l’integrità del tetto o della struttura portante. Fori praticati senza criterio, ancoraggi deboli o sovraccarico di peso possono causare infiltrazioni d’acqua, cedimenti o addirittura il collasso di parti della copertura.
Malfunzionamenti e Perdita di Efficienza: Un impianto non conforme alle normative CEI potrebbe avere prestazioni inferiori alle aspettative. Cablaggi approssimativi, orientamento sbagliato o pannelli di bassa qualità possono ridurre drasticamente la produzione di energia, rendendo l’investimento inutile.

Sicurezza delle Persone: Un impianto non certificato può rappresentare un pericolo anche per chi effettua la manutenzione. Il rischio di scosse elettriche, cadute o contatti con componenti ad alta tensione aumenta esponenzialmente se l’installazione non è eseguita a regola d’arte.
5. La Manutenzione: Non è Solo Questione di Spolverare
Anche dopo l’installazione, l’impianto fotovoltaico ha bisogno di cure. La manutenzione ordinaria è regolata dal CEI 0-21 e prevede controlli periodici per garantire efficienza e sicurezza. Un cugino con lo strofinaccio non è esattamente il manutentore ideale.
Conclusioni: Fidarsi è Bene, Ma la Certificazione è Meglio
Installare un impianto fotovoltaico è un investimento importante che può portare grandi benefici, ma solo se eseguito nel rispetto delle normative. Affidarsi a professionisti certificati di Pordenone è l’unico modo per evitare sanzioni, malfunzionamenti e, soprattutto, brutte sorprese in bolletta. Quindi, la prossima volta che qualcuno propone “me lo fa mio cugino”, forse è meglio rispondere: “Grazie, ma preferisco un tecnico con un diploma (e una certificazione CEI)”.
